TripAdvisor e le vite degli altri
Una prospettiva un po’ insolita da cui guardare TripAdvisor: la scrittura che diventa forma narrativa alternativa.
C’è una cosa che vorrei farvi osservare. Mi rivolgo a tutti quelli che, come me, qualche volta usano TripAdvisor per scegliere un albergo o un ristorante.
C’è un effetto collaterale nell’utilizzo della più famosa tra le piattaforme di recensione alberghiera: leggersi i commenti dei clienti (e le risposte dei titolari, quando ci sono) ci proietta in un mondo di storie. Sono quelle di persone il cui punto di contatto è stato quel luogo di cui scrivono.
Se ci fate caso, le loro parole non solo raccontano il posto. Rivelano spesso una porzione della vita di chi scrive. E nella vostra testa, una parola dopo l’altra, prende forma una variegata popolazione. Le potete immaginare queste persone, i recensori: l’entusiasta, il rompiscatole, il pignolo, il polemico, il pragmatico, il filosofo.
È un intrigante viaggio tra le personalità dell’essere umano. È una storia nella storia in cui anche noi, i lettori, troviamo posto. Ci immedesimiamo nelle vicende di quei protagonisti, e con loro sorridiamo, ci arrabbiamo, sogniamo, come succede tra le pagine di un buon libro. “Come avrei reagito” ci chiediamo “se fossi stato al posto di chi scrive?”.
È proprio un bel gioco, TripAdvisor, se lo osserviamo da questo punto di vista.
P.s. Se vi va di dare un’occhiata, vi suggerisco un viaggio tra i commenti al Mirtillo Rosso, gradevolmente moderati da Stefano Cerutti.
È un esperienza esemplificativa di quanto vi ho raccontato.