Come scegliere un buon titolo per il tuo articolo
È spesso l’ultima cosa a cui si pensa quando si scrive un articolo ma è anche la prima che un potenziale lettore vede incontrando quel testo su internet o tra le pagine di un giornale. Mi riferisco al TITOLO, il cappello introduttivo di un qualsiasi testo scritto per un blog o per la carta stampata. Quanto sia importante sceglierlo con la giusta attenzione è stato l’argomento su cui, tempo fa, mi sono confrontato con un amico, Luca Lovisolo, ricercatore in diritto e relazioni internazionali. Qui trovi l’articolo in cui parlo del nostro scambio di idee.
Da quel confronto è nato processo da cui ho potuto ricavare un metodo utile nella ricerca di un titolo per un articolo.
Questa in breve è sequenza di azioni che suggerisco:
1. Determinare la promessa
2. Rileggere analiticamente il testo che ho scritto
3. Definire il punto d’arrivo di quel testo
4. Elaborare il titolo
Vediamo in dettaglio le quattro fasi:
1. Determinare la promessa
Mi metto nei panni del lettore e rifletto su quale sia l’esperienza che vivrà con la lettura del mio articolo.
Avrà una reazione emotiva?
Troverà una soluzione a un problema?
Vedrà soddisfatto un interesse?
Individuato quale sia il punto d’approdo della lettura, mi preoccuperò di renderlo esplicito più avanti, in fase di elaborazione del titolo.
Andiamo oltre.
2. Lettura del testo
Leggo ad alta voce e mi segno i concetti chiave che ricavo paragrafo dopo paragrafo. In pratica definisco uno dopo l’altro i punti che costituiscono l’ossatura dell’articolo.
3. Definizione del punto d’arrivo
Tiro le somme di quanto emerso dalla lettura. Ovvero depenno i concetti secondari e penso a quali siano i passaggi del testo in cui il lettore ha percepito il valore massimo.
Uno o due passaggi, non di più.
Mi chiedo in pratica “Se al bar volessi rivelare agli amici una cosa che ho appreso leggendo questo articolo, cosa direi per colpire la loro attenzione”.
4. Elaborazione del titolo
Eccoci al dunque. Trovati i concetti essenziali, l’obiettivo dell’ultima fase è elaborare una frase che descriva il concetto che ho individuato come punto cardine del testo.
Provo a stilare un elenco di parole chiave da cui partire.
Per la precisione due elenchi: uno di sostantivi (sinonimi compresi) e uno di verbi.
Poi provo a combinare tra loro un po’ di parole per vedere cosa succede.
Ne viene fuori una prima serie di titoli, quindici o venti, in genere un po’ barcollanti ma che raggiungono lo scopo di attivare il processo creativo.
Nella mia testa è sempre presente il concetto già espresso in precedenza: c’è una promessa da esprimere nel testo, ovvero un interesse, un bisogno o un’emozione a cui voglio condurre il lettore.
Prendo fiato e riprendo lo sforzo creativo. Incomincio a vedere qualcosa in un’altra quindicina di titoli che nascono dal combinare le parole.
Dopo una ventina di minuti, generalmente due o tre titoli buoni arrivano.
Altrimenti mi ricatapulto nel processo creativo.
Fino ad arrivare ad un risultato soddisfacente, una frase da usare come titolo che riveli con chiarezza il punto d’arrivo della lettura.