Caro candidato Sindaco che vuoi essere su Facebook…
Ho amici di varie fazioni politiche impegnati, in questi giorni, a sostenere la propria candidatura alle prossime elezioni amministrative. E molti di loro mi hanno chiesto un parere sull’opportunità di usare Facebook come strumento di promozione elettorale. Per aiutarli a chiarirsi le idee, e per i tanti aspiranti amministratori che non sanno bene cosa fare con i social media, ho pensato a questo invito alla riflessione.
Mi mettono tenerezza quei candidati amministrativi che, puntuali ad ogni elezione, approdano sui social a raggranellare voti. Li ammiro – soprattutto quelli dei piccoli Comuni – per la volontà d’impegnarsi a favore della comunità e il coraggio di esporsi. Ma non posso non notare quanto siano maldestre alcune loro azioni di auto-promozione: arrivano dal nulla, ti chiedono l’amicizia e poi un Mi Piace alla Pagina, spediscono santini via Facebook come un tempo si lasciavano i flyer delle discoteche, a pacchi, sui banchi del bar.
C’è una spiegazione, credo: anche il miglior venditore, quando esce dai territori della comunicazione a cui è abituato, inciampa nell’errore di scimmiottare i codici di altri. E si riduce a parlare per slogan, come nella pubblicità, e alla vendita a freddo. Ci prova insomma. Ma, senza la conoscenza dell’ambiente in cui ti muovi, il risultato è goffo.
Agli inesperti – va detto – si contrappongono altri più smaliziati. Sono quelli che nei social s’immergono oggi disinvolti, come le generazioni precedenti facevano nelle piazze del mercato. Dialogano, raccontano, stringono relazioni e coltivano fiducia. Tanti hanno imparato da quando, anni fa, scrissi questo articolo che ho pensato di rinfrescare per l’occasione.
Fatti questa domanda, caro candidato Sindaco: con quale intenzione vorresti usare Facebook?
1) Per dimostrare all’elettorato che sei figo perché usi feisbuc?
Ho una brutta notizia per te. Essere su Facebook o su un altro social non ti fa figo. Non più figo, almeno, di quei 32 milioni di italiani che ogni giorno usano Facebook per essere in contatto con le persone della propria rete di conoscenze e per seguire i propri interessi. Se pensi che il solo essere su Facebook faccia di te una persona speciale, meritevole di voto, forse sottovaluti l’intelligenza del tuo elettorato.
2) Per dare visibilità alla tua candidatura?
Certo, Facebook è una vetrina affacciata sul mondo, è un’opportunità affascinante per dare visibilità a quello che fai. Ma fai attenzione: essere visibili non è sufficiente per raccogliere consensi. Al tuo potenziale elettore non basta sapere che esisti per decidere di destinare proprio a te il suo prezioso voto. Devi essere bravo a fargli capire di che pasta sei fatto e, soprattutto, che ci si può fidare di te. In altre parole, devi lavorare sulla tua reputazione.
Se sei una persona meritevole di credibilità – e non metto in dubbio che tu lo sia – fatti questa domanda: riuscirai nell’impresa di costruire un clima di fiducia attorno a te quando manca una manciata di settimane alle elezioni? Io ne dubito.
Ma se proprio vuoi provarci, usa il profilo personale per promuovere la tua persona e quello istituzionale (la Pagina) per la tua lista elettorale. Nel primo caso i tuoi contenuti raggiungeranno una percentuale più alta delle persone che fanno parte della tua cerchia di conoscenze (quelli che ti hanno concesso la loro amicizia). Nel secondo, potrai gestire i contenuti a nome della tua lista, e condividere la gestione con più amministratori di Pagina. Inoltre potrai quantificare statisticamente la tua visibilità e amplificarla con le inserzioni a pagamento, mirando ad un pubblico circoscritto per territorio, età, interessi ed altre caratteristiche ancora.
3) Per creare un canale di dialogo con i cittadini?
È l’utilizzo più intelligente che potresti farne. I social sono innanzitutto un luogo di relazioni e, se avrai la disponibilità e la costanza di dare ai tuoi concittadini uno spazio aperto al confronto, potrai concretamente renderti utile, raccogliere le opinioni di persone interessate alla vita della comunità, valutare proposte e iniziative. Insomma essere realmente vicino alla vita delle persone a cui chiedi fiducia. Potresti valutare l’apertura di un Gruppo Facebook anziché una Pagina: migliore visibilità dei contenuti, più trasparenza nel rendere pubblici i ruoli di amministrazione, un grado superiore nella moderazione dei contenuti.
Un’unica obiezione, e lo dico più da elettore che da professionista del marketing: avviarsi al dialogo su Facebook, a così pochi giorni dal voto, puzza più di propaganda che di buona volontà.
Un ultimo consiglio…
… qualunque sia la ragione che ti porterà su Facebook, qualunque sarà la tua strategia, ricordati: sarai costantemente esposto alle critiche. Fa parte del gioco. Ma di questo non dovresti avere paura se saprai prepararti in modo adeguato.
Per questa ragione io consiglio la lettura di un buon libro di social media marketing, ad esempio quello che si intitola “Raccontare le imprese“. Hai presente, caro candidato? ;-)