Seo&Love: cosa ricorderemo dell’edizione
C’è un evento che ogni innamorato di digital marketing conosce e aspetta con ansia. Si chiama Seo&Love, si svolge da quattro anni a Verona ed è luogo di confronto tra professionisti del settore. In questo articolo voglio ripercorrere l’edizione 2019 di cui siamo stati partner, rivivere con te gli attimi, le emozioni e i pensieri che rimarranno nella memoria mia e dei miei colleghi.
Il giorno prima: i workshop del SEO&Love
Venerdì 1 marzo, pomeriggio – C’è un prequel formativo tra le novità di quest’anno: i workshop del giorno prima. Ad una solare Simona Ruffino (brand specialist pugliese) è affidata la gestione del palco dell’hotel Leon d’Oro, crocevia di temi caldi per gli addetti ai lavori: data storytelling, link building, copywriting, videomarketing, affiliate marketing i temi affrontati dai relatori. Tra essi, c’è un volto noto agli amici di PLUME.
Fulvio Julita e i metodi dello storytelling per le piccole imprese.
L’intervento del mio collega – “Trovare le parole giuste per raccontare e vendere” il titolo – ha esplorato il mondo della narrazione d’impresa veicolata attraverso internet e social media. Fulvio ha spiegato i metodi con cui lavoriamo, quelli con cui attingere a quel patrimonio di storie che rendono ogni azienda unica e distinguibile. Si è soffermato a lungo su SIEPE, formula da lui ideata per la gestione di un piano editoriale: organizzare filoni tematici, combinare opzioni narrative, generare e riqualificare contenuti.
Leggi anche SIEPE: un metodo e tre funzioni per lo storytelling aziendale
La sera prima: la cena del SEO&Love
“Vince chi collabora, sempre!”. È il motto (uno dei tanti) di Salvatore Russo, istrionico padrone di casa e ideatore di SEO&Love. Suo è il talento di saper riunire ogni anno le più brillanti menti del marketing digitale. Le prende per la gola, vien da pensare scorrendo queste foto: la cena (alla Piscaria del Bugiardo) è l’occasione per ospiti e relatori di incontrarsi prima dell’evento. Tra i tanti riconosciamo Andrea Fontana, Alessio Beltrami, Mariano Dotto, Matteo Pogliani, Daniele Chieffi, mentre ritroviamo al tavolo la compagnia di Paolo Verdiani, di Irene Colzi e ne approfittiamo per raccogliere novità sul mondo voice-search da Esther Checa.
Il giorno del SEO&Love: dietro le quinte dello storytelling
Sabato 2 marzo – Il gran giorno è arrivato. È mattino presto quando giungiamo al Palazzo della Gran Guardia di Verona. L’appuntamento per noi plumer è con gli studenti di comunicazione dello IUSVE di Venezia. Ci aspettava un compito stimolante: lo storytelling dell’evento su Facebook.
Per l’intera giornata io e Lorenzo Lucca abbiamo documentato fotograficamente l’evento da più angolazioni e coordinato il reportage dei ragazzi dell’Università. Le foto, postprodotte al momento, passavano tra le mani di Fulvio Julita che, assieme ad altri studenti IUSVE, narrava i passaggi significativi ai fan della Pagina SEO&Love. Lo shooting fotografico aveva due obiettivi:
– Il racconto della giornata in tempo reale.
La narrazione si concentra sui relatori, sui contenuti e gli interventi, offre al lettore una sintesi degli argomenti. Un visual storytelling di momenti reali, da condividere con tutti.
– La produzione di materiale visivo adatto a ripercorrere l’evento sui social nei giorni successivi.
Eventi come il SEO&Love, ricchi di episodi, argomenti e cambi di scena, offrono opportunità straordinarie per un racconto diluito nel tempo. In occasioni così, io e Lorenzo ci focalizziamo su scatti destinati all’archivio fotografico. Vi attingerà chi avrà il compito di far rivivere gli attimi, attraverso i social, nei giorni e mesi a venire, accompagnando le persone verso l’edizione successiva. Lo shooting si allarga verso temi non affrontati nello storytelling in tempo reale, come i dettagli di backstage, l’atmosfera in sala, le reazioni del pubblico.
Cinque pensieri di cui farò tesoro
Mi accorgo che ogni anno SEO&Love mi arricchisce di spunti interessanti. Sul mio taccuino quest’anno ho appuntato cinque concetti su cui riflettere. Li voglio condividere con te.
1. Quando le idee sono buone, gli strumenti non contano.
L’ha detto Andrea Nuzzo, creatore di “Sii come Bill”, una community social con più di un milione di Mipiace su Facebook. Avrai forse visto i suoi meme, le sue illustrazioni, condivise dagli amici sui social. La sua storia insegna quanto un contenuto originale – le sue vignette umoristiche – funzioni indipendentemente dallo strumento usato per produrle. Andrea disegna con Paint, il più elementare tra i software (gratuito, oltretutto) di graphic design.
2. L’impresa è un’opera epica.
Alessio Beltrami, fondatore di “Content Marketing Italia”, parla del marketing fatto bene, quello delle imprese che non temono di mostrarsi nella loro autenticità, difetti inclusi. Quello delle imprese che prendono posizioni, che affrontano apertamente i conflitti, che non disegnano scenari edulcorati ed asettici. Usa l’Iliade come metafora e tre pilastri della narrazione: guerra, viaggio e amore.
La guerra è conflitto, il problema che l’impresa si propone di risolvere. Il viaggio è il cambiamento, il portare le persone da un punto all’altro. L’amore è l’apertura autentica verso gli altri, senza nascondere i propri limiti. Come divinità greche: imperfette eppur venerate.
3. “Tutti” non è la risposta giusta …
… se ti chiedono “Chi è il tuo pubblico?”. Così Giulia Bezzi e Salvatore Russo hanno spiegato. Per fare content marketing di valore, serve conoscere il proprio target, capirne bisogni e interessi e comunicare di conseguenza. “Pensate al contenuto come ad un prodotto non come ad un trampolino per vendere altro” hanno detto “Il contenuto diventa valore quando corrisponde a ciò che le persone si aspettano di trovare attraverso i motori di ricerca”.
4. Una battaglia si vince prima di combattere.
Giuliano Trenti sottolinea come le neuro scienze applicate alle strategie di comunicazione aumentino la capacità di previsione delle attività di marketing, ancora prima di realizzarle. Creare emozioni è la chiave di una comunicazione di successo e la dopamina svolge un ruolo cardine. È un neurotrasmettitore che il cervello rilascia quando proviamo piacere e benessere. La dopamina attiva una sensazione di gratificazione, è una ricompensa naturale utilizzata dal nostro corpo che influenza i pensieri e le azioni.
5. Voice search è la rivoluzione dietro l’angolo
Esther Checa Gutierrez, responsabile dell’innovazione di T2O media e digital media agency, ha parlato di ricerca vocale. Nuove tecnologie cambieranno drasticamente le abitudini delle persone. C’è molto di più di quanto vediamo oggi e di quel gesto – abbastanza naturale – del dettare a voce ciò che prima digitavamo. C’è un mondo nuovo dietro l’angolo, con regole, approcci e abitudini nuove. Oggi possiamo solo intuirne le potenzialità, presto ne vedremo le applicazioni.